23 novembre 2009

Piove



Piove. E piove ancora, continuamente.
Quest'anno la stagione delle piogge è arrivata molto prima del previsto. La presenza del Niño ha anticipato di due mesi l'estate.
L'estate polinesiana va da ottobre a marzo, è calda e molto umida, le precipitazioni sono abbondanti, così come le zanzare.
Da aprile a settembre è inverno, il clima è secco e l'aria meno afosa e più respirabile, e capita di tirare fuori un maglioncino dall'armadio per le serate in terrazza.
Non c'è paragone coi cambiamenti stagionali a cui siamo abituati noi. La temperatura rimane pressochè stabile durante tutto il corso dell'anno, eppure i tahitiani non amano andare al mare in luglio, perché l'acqua è troppo fredda (25 gradi!).
È strano vivere senza stagioni. Non ci si rende conto del passare dei mesi. Non avrei mai creduto che mi sarebbe mancato il freddo. Ma a dire il vero non è il freddo a mancarmi realmente, è tutto ciò che associo ad esso. Mi mancano i fuochi nel camino, le caldarroste, i funghi, la neve...
Ho trovato un buon compromesso, per sentire meno nostalgia: l'altezza! La mia casa si trova in "montagna" a circa 500 metri di altitudine, che mi permettono di soffrire meno il caldo in estate (se solo la smettesse di piovere) e di avere un assaggio di inverno in luglio ed agosto. La mattina presto e la sera si chiudono le finestre e le porte, si indossano maglie in pile e calze, e si dorme sotto un piumino leggero.
Ora però devo prepararmi psicologicamente ad affrontare una stagione delle piogge che si annuncia lunga ed intensa.
Almeno non avrò bisogno di riempire la piscina...

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